Una produzione dell’acciaio sempre più attenta all’ambiente

UNA PRODUZIONE DELL’ACCIAIO SEMPRE PIU’ ATTENTA ALL’AMBIENTE

Nell’immaginario collettivo la produzione dell’acciaio è indubbiamente associata ad attività sporche e inquinanti, impattanti sia sull’ambiente che sulle comunità limitrofe.

Tale luogo comune possiamo dire sia ormai frequentemente superato nella realtà, grazie ad acciaierie che sono state capaci negli anni non solo di rispondere a normative ambientali sempre più stringenti, ma anche di integrarsi con le comunità locali. E la nostra acciaieria, Zeleziarne Podbrezova (ZP), non può che essere annoverata tra tali esempi virtuosi.

Abbiamo già avuto modo di approfondire quanto ZP sia strettamente legata a Podbrezova, l’omonima città che la ospita (si veda ad esempio qui), e altri articoli seguiranno nei prossimi mesi.

Con l’odierna uscita desideriamo però focalizzarci su un caso specifico che coniuga l’attenzione alla salute, la salvaguardia dell’ambiente e l’integrazione con il territorio: il rifacimento dell’impianto di dedusting della nostra acciaieria del 2013.

Gli impianti di dedusting sono componenti imprescindibili di qualsiasi moderna acciaieria basata su forni ad arco elettrico. In tali processi si verifica infatti la produzione di fumi fortemente contaminati da polveri, derivanti dal trascinamento di particelle fini per azione della corrente gassosa in uscita dal forno.

Compito dell’impianto di dedusting è catturare tali polveri grazie ad appositi filtri ed evitare che siano disperse nell’atmosfera andando a nuocere alla salute e agli ecosistemi.

L’impianto di dedusting correntemente adottato in ZP assolve efficacemente a tale funzione, riuscendo a convogliare verso i filtri i fumi in uscita dal quarto foro del forno elettrico, dalla cosiddetta “dog-house” atta a contenere il forno stesso, dall’area di affinazione in forno siviera e, tramite un’apposita campana di estrazione, dal soffitto dell’acciaieria.

Le polveri non sono però l’unico elemento “catturato” dall’impianto. Con il rifacimento del 2013 si è infatti colta l’occasione per recuperare e valorizzare il cascame termico dell’acciaieria.

Nei moderni forni ad arco elettrico oltre un quinto dell’energia complessivamente alimentata all’impianto fuoriesce dal processo con i fumi. La possibilità di recuperare tale rilevante quantità di calore, che sarebbe altrimenti sprecata, è divenuta negli ultimi anni una priorità per le acciaierie più avanzate e ha portato a diverse soluzioni. Si è ad esempio sfruttato il calore disponibile per realizzare reti di teleriscaldamento, produrre vapore e erogare elettricità tramite appositi cicli di potenza. Un approccio basato su modelli di business integrati può anche portare allo sfruttamento di tale calore per finalità più particolari come la piscicoltura.

Data la rigidità del clima slovacco va da sé che il riscaldamento degli edifici sia la naturale destinazione d’uso della potenza termica disponibile nei fumi. Si è così provveduto a realizzare una rete per convogliare tale calore agli uffici e alle aree comuni dell’acciaieria, al museo che raccoglie la secolare storia del gruppo ZP (fondato nel 1840) e agli ambienti ricreativi collocati in prossimità dell’acciaieria quali una piscina, la locale “House of Sports” dove è praticato il bowling, sport in cui la squadra di Podbrezova eccelle a livello internazionale, e lo stadio di calcio. Qui, oltre che riscaldare le aree al chiuso, è stata predisposta una rete di riscaldamento al di sotto del campo da gioco, così da avere sempre le condizioni del terreno ottimali nonostante le gelide notti che caratterizzano il periodo invernale.

ZP è così riuscita ad aumentare l’efficienza del proprio processo produttivo, evitando le emissioni climalteranti che sarebbero altrimenti associate all’utilizzo di fonti alternative per il riscaldamento dei diversi ambienti oggi raggiunti dalla rete che si dirama dall’impianto di dedusting.

L’opera realizzata da ZP nel 2013 è quindi un perfetto esempio di come la produzione di acciaio possa coesistere con le realtà locali senza impattare sulla salute e sull’ambiente, fondendosi con la comunità, con le sue passioni, e divenendone, oltre che fonte di ricchezza e benessere, parte integrante.  

Articolo scritto da:

Luca Orefici


Luca Orefici

Green Manager

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